Freddo e Disidratazione: perché in Inverno Dobbiamo Bere di Più
Con l’arrivo dell’inverno, il calo delle temperature porta con sé un cambiamento importante nel nostro organismo: il riflesso della sete diminuisce. È un meccanismo naturale, ma spesso sottovalutato, che può favorire uno stato di disidratazione anche quando non ce ne rendiamo conto.
A differenza dell’estate, infatti, in inverno non sudiamo in modo evidente, e questo può farci credere erroneamente di non aver bisogno di introdurre molti liquidi.
La realtà è diversa: continuiamo a perdere acqua attraverso la respirazione, la termoregolazione e i normali processi metabolici e catabolici. Per questo è fondamentale mantenere un adeguato livello di idratazione anche nei mesi più freddi.
Perché ci disidratiamo anche con il freddo
Quando l’aria esterna è fredda, tende a essere anche più secca. Respirandola, il nostro corpo perde acqua a ogni espirazione. Inoltre, il riscaldamento domestico e degli ambienti di lavoro contribuisce a rendere l’aria ancora più arida, aumentando ulteriormente la dispersione di liquidi.
Un altro fattore importante è la riduzione spontanea della sensazione di sete: il freddo provoca una vasocostrizione periferica che limita il richiamo di sangue alla pelle; di conseguenza, il corpo “percepisce” di avere abbastanza liquidi e riduce lo stimolo a bere. Questo meccanismo, però, può trarci in inganno.
Come riconoscere la disidratazione in inverno
I sintomi della disidratazione possono essere subdoli e non sempre associati al mancato apporto di acqua. È utile quindi fare attenzione a segnali quali:
• Scarsa lucidità mentale e difficoltà di concentrazione
• Stanchezza e senso di affaticamento generale
• Mal di testa ricorrente
• Irritabilità o sbalzi d’umore
• Pelle secca, screpolata o arrossata
• Stitichezza e rallentamento del transito intestinale
Questi disturbi possono essere facilmente scambiati per sintomi tipici del cambio di stagione, ma spesso la causa è molto più semplice: stiamo bevendo troppo poco.
Quanta acqua dobbiamo bere ogni giorno?
Un riferimento utile è assumere almeno il 3% del proprio peso corporeo in acqua.
Ad esempio:
• chi pesa 60 kg dovrebbe puntare a circa 1,8 litri al giorno;
• chi ne pesa 70 kg, circa 2,1 litri;
• chi ne pesa 80 kg, circa 2,4 litri.
Si tratta di un valore indicativo che può variare in base al livello di attività fisica, alimentazione, età e condizioni individuali, ma rappresenta un buon punto di partenza per mantenersi idratati.
Come idratarsi quando l’acqua “non va giù”
• Tisane e infusi
Perfetti per scaldare il corpo e regalarsi un momento di relax. Possono essere semplici, oppure arricchiti con zenzero, limone, cannella o altre spezie.
• Brodi vegetali
Leggeri, ricchi di sali minerali e ideali anche come base per altre preparazioni. Ottimi soprattutto a cena per favorire la digestione.
• Zuppe di verdura
Uniscono idratazione e nutrienti. Le verdure, infatti, apportano acqua, fibre, vitamine e minerali utili al benessere dell’organismo.
• Altri alimenti idratanti
Anche frutta e verdura di stagione contribuiscono all’introduzione di liquidi. Arance, mandarini, kiwi, finocchi e cavoli sono ottimi alleati dell’inverno.
Conclusione: idratarsi è un gesto semplice ma fondamentale
Mantenere un’adeguata idratazione nei mesi freddi è essenziale per la concentrazione, l’energia, il funzionamento intestinale e la salute della pelle. Bere regolarmente, anche quando non abbiamo sete, è un’abitudine importante per il benessere quotidiano.
Scegliere bevande calde e piatti brodosi può rendere tutto più semplice e piacevole.
Se vuoi ricevere un piano di idratazione personalizzato o consigli nutrizionali su misura, la nutrizionista Ylenia Zaccheo è a tua disposizione per una consulenza dedicata.






